La nave più grande del mondo si affida ai drives VACON® per sistemi di sollevamento in complessi progetti offshore

mercoledì 7 ottobre 2020
Offshore vessel

In molte zone del pianeta numerose piattaforme di estrazione installate per sfruttare i giacimenti di gas e petrolio hanno terminato, o stanno per terminare, la loro vita operativa.
Un caso tipico è l’area del Mare del Nord, dove la maggior parte delle piattaforme offshore fisse, realizzate nel corso degli anni ’70 e ’80 non sono più attive.
Per salvaguardare l’ambiente marino, la maggior parte di esse andrà rimossa e smantellata. Un’operazione ingegneristica tutt’altro che semplice.

Velocizzare la rimozione per abbattere i costi di smantellamento
Il metodo tradizionale per lo smantellamento di una struttura offshore è quello di smontarne sequenzialmente i moduli che la compongono, allestendo un cantiere marino in loco.
Si tratta di un processo lungo, rischioso e reso particolarmente costoso della necessità di operare in un ambiente difficile e poco prevedibile.
Con questa implementazione, è stata introdotta una soluzione alternativa, all’avanguardia, che permette di velocizzare notevolmente le operazioni di rimozione da svolgere in mare.
Invece di allestire un cantiere in mare aperto, l’idea è di trasferire la maggior parte delle operazioni di smantellamento in un cantiere navale a terra, ottenendo notevoli benefici in termini di tempi, costi e compatibilità ambientale.

La nave è in grado di tagliare, sollevare e trasportare un’intera struttura emersa di una piattaforma (il cosiddetto “Topside”) fino a 48.000 tonnellate.

Danfoss Drives nel settore navale e offshore