Come ridurre il rischio di contaminazione da legionella negli impianti di acqua calda sanitaria

Nonostante la grande attenzione e le misure volte a prevenire la legionella negli edifici residenziali e commerciali, come alberghi e ospedali, periodicamente arriva la notizia di una nuova epidemia con esiti a volte fatali. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, data la mancanza di metodi adeguati per diagnosticare l'infezione o di sufficienti sistemi di sorveglianza, non si conosce la frequenza esatta con cui ciò avviene. In Europa, Australia e USA, ogni anno vengono rilevati 10-15 casi per milione di abitanti.

Come è noto, la causa principale di contaminazione da legionella, una grave forma di polmonite causata dall'inalazione di aerosol contenenti legionella, è il batterio Legionella pneumophila. Spesso questi batteri sono presenti negli impianti idrici artificiali in cattive condizioni di manutenzione, in particolare nelle torri di raffrescamento o nei condensatori evaporativi utilizzati nel condizionamento dell'aria e nel raffreddamento industriale, negli impianti di acqua calda e fredda di edifici pubblici e privati e nelle spa con idromassaggio.

Questo articolo si concentra su come ridurre i rischi di contaminazione di legionella negli impianti di acqua calda sanitaria (ACS).

Problematiche e sfide dei sistemi di ACS

Considerato che il batterio della legionella si moltiplica in acqua con temperature tra i 25 e i 46 °C, è evidente che gli impianti di acqua calda sanitaria sono una possibile minaccia per la salute pubblica e richiedono ingenti misure di prevenzione. Queste hanno inizio con il riconoscimento delle problematiche e delle sfide che caratterizzano questi impianti;

  • I progetti degli impianti spesso non sono documentati e spesso non sono dimensionati correttamente o hanno estremità cieche con acqua stagnante.
  • Aumentando la temperatura dell'acqua da 45 °C a 60 °C (soglia di sicurezza per la legionella) si hanno tempi di sedimentazione del calcio accelerati (4x) e un processo di corrosione più veloce (10x), che riduce sensibilmente il valore della durata di vita
  • Le pompe di circolazione spesso sono troppo grandi o troppo piccole
    Spesso i tubi non sono isolati
  • Il 70%-80% degli impianti di ACS dispone di un bilanciamento idronico assente o scarso, il che comporta la presenza di zone con acqua surriscaldata e altre zone con acqua troppo fredda.

Nel complesso, le sfide non riguardano solo la realizzazione di un sistema con un rischio ridotto di contaminazione da legionella. Anche l'efficienza energetica e il comfort dell'utente sono aspetti importanti che richiedono una soluzione adeguata.

Soluzioni inefficienti e di uso comune

Per superare in "modo facile" alcune delle sfide di cui sopra nei sistemi di ACS, vengono aumentate le temperature della caldaia per ottenere una temperatura di mandata maggiore e/o viene aumentata la prevalenza della pompa di circolazione. Queste "scorciatoie" non sono una soluzione né efficiente né affidabile, poiché un aumento della temperatura comporta maggiori perdite di calore, sprechi di energia e una durata più breve dell'impianto.

Un'altra soluzione di uso comune ma inefficiente è quella di bilanciare gli impianti di ACS con le valvole di bilanciamento manuale, così come si fa negli impianti di riscaldamento o raffrescamento HVAC a flusso costante. Queste valvole di bilanciamento non si adattano alla natura dinamica degli impianti di ACS e spesso non dispongono delle necessarie certificazioni per essere usate negli impianti di acqua potabile.

La soluzione sicura, ad efficienza energetica e che garantisce il comfort

Il miglior compromesso tra sicurezza del sistema, efficienza energetica e comfort dell'utente negli impianti di ACS si ottiene installando le valvole di bilanciamento termico. Sono impostate su una temperatura dell'acqua sicura che non consente al batterio della  legionella di proliferare, ad es. a 50 °C. Le valvole vengono installate su ogni colonna montante dell'impianto, vicino al tubo di circolazione. Le valvole garantiscono il bilanciamento idronico e temperature sicure e costanti e fanno in modo che l'impianto sia efficiente dal punto di vista energetico e garantisca al contempo un adeguato comfort per l'utente con ridotti tempi di attesa.

Espansione con la disinfezione elettronica

L'uso di valvole di bilanciamento termico consente di avere un sistema di ACS sicuro, ma alcuni sistemi richiedono un maggior livello di affidabilità e sicurezza. Ad es. negli edifici pubblici come gli ospedali e gli alberghi vi sono norme sul monitoraggio delle temperature dell'impianto, sull'attuazione di aumenti periodici della temperatura dell'acqua e di altre misurazioni volte ad avere il pieno controllo dell'impianto e informazioni su possibili rischi di legionella.

Per questo tipo di edifici si consiglia di installare una soluzione di registrazione della temperatura, monitoraggio e disinfezione termica controllata elettronicamente. Questo tipo di impianto riduce il rischio di contaminazione da legionella ancora di più, aumentando periodicamente la temperature dell'acqua in modo tale da uccidere i batteri di legionella. A una temperatura di 65 °C sono necessari solamente 10 minuti per disinfettare l'acqua. La disinfezione elettronica non è solamente una buona soluzione per uccidere la legionella. Riduce anche i costi operativi e aumenta l'affidabilità dell'impianto di ACS e della raccolta dei dati necessari.

Soluzione di bilanciamento termico e disinfezione elettronica Danfoss

Da circa due decenni Danfoss offre una soluzione di bilanciamento termico e disinfezione elettronica per gli impianti di ACS. La soluzione è composta da due prodotti principali:

Insieme compongono una soluzione avanzata ed economica per ridurre il rischio di Legionella che monitora e memorizza automaticamente i dati sulla temperatura.

Entrambi i prodotti sono stati migliorati sensibilmente per avere prestazioni ancora migliori. Recentemente, l'MTCV è stata migliorata attraverso l'uso di un cono principale realizzato con uno speciale polimero POM e di materiali senza piombo in tutti i componenti in diretto contatto con l'acqua.

CCR2+ è l'erede di CCR2 e al processo di controllo elettronico aggiunge numerose tecnologie moderne. Ad esempio, ora prevede il controllo e il monitoraggio da remoto delle temperature dell'impianto di ACS tramite dispositivo mobile collegato al WiFi e prevede l'opzione per l'integrazione completa nei Sistemi di gestione degli edifici (BMS). Tutte le temperature vengono registrate nel regolatore e, ad es., il gestore dell'impianto può accedere ai dati tramite il suo cellulare oppure ricevere automaticamente allarmi e notifiche.

Per maggiori informazioni:

Video animazione Scheda tecnica MTCV (in inglese) Scheda tecnica CCR2+ (in inglese)